L’OXYGEN AREA è una zona di verde intensivo di 635 m2 che include alberi, arbusti e prato erboso.
La «cornice verde» che circonda l’area è costituita da una grande varietà di alberi (carpini, aceri, tigli, querce, pini, meli, liquidambar, liriodendri e siliquastri), arbusti (photinie, mirti, rosmarini, biancospini, lentischi, tassi, loropetali e ilatri) e piante erbacee (rose, liriopi, agapanti, gaure, ciclamini e narcisi) selezionati appositamente per la peculiare ed efficace capacità di purificare l’aria, e crea una sorta di «camera» nella quale le condizioni ambientali sono particolarmente favorevoli in termini di depurazione dell’aria, assorbimento della CO2 e produzione di ossigeno.
Al centro dell’OXYGEN AREA è installata una centralina di rilevazione che, attraverso un segnale GPRS, trasmette i dati geolocalizzati al server dell’IBE-CNR di Bologna (Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche), permette di analizzare costantemente la qualità dell’aria e di rilevare gli inquinanti circostanti (ozono, biossido di azoto, anidride carbonica, particolato e polveri sottili).
L’OXYGEN AREA conta 324 tra alberi e arbusti, che, quando raggiungeranno la maturità, ogni anno - insieme ai 170 m2 di prato - sequestreranno 7.054 kg di CO2 e 22 kg di inquinanti e produrranno 5.000 kg di ossigeno. Tale stima è stata eseguita con il modello i-Tree Eco sviluppato dal servizio forestale del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e implementato dall’IBE-CNR per l’adeguamento alle condizioni microclimatiche locali italiane; il calcolo è effettuato in funzione delle dimensioni delle piante e delle condizioni ambientali.
La «cornice verde» che circonda l’area è costituita da una grande varietà di alberi (carpini, aceri, tigli, querce, pini, meli, liquidambar, liriodendri e siliquastri), arbusti (photinie, mirti, rosmarini, biancospini, lentischi, tassi, loropetali e ilatri) e piante erbacee (rose, liriopi, agapanti, gaure, ciclamini e narcisi) selezionati appositamente per la peculiare ed efficace capacità di purificare l’aria, e crea una sorta di «camera» nella quale le condizioni ambientali sono particolarmente favorevoli in termini di depurazione dell’aria, assorbimento della CO2 e produzione di ossigeno.
Al centro dell’OXYGEN AREA è installata una centralina di rilevazione che, attraverso un segnale GPRS, trasmette i dati geolocalizzati al server dell’IBE-CNR di Bologna (Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche), permette di analizzare costantemente la qualità dell’aria e di rilevare gli inquinanti circostanti (ozono, biossido di azoto, anidride carbonica, particolato e polveri sottili).
L’OXYGEN AREA conta 324 tra alberi e arbusti, che, quando raggiungeranno la maturità, ogni anno - insieme ai 170 m2 di prato - sequestreranno 7.054 kg di CO2 e 22 kg di inquinanti e produrranno 5.000 kg di ossigeno. Tale stima è stata eseguita con il modello i-Tree Eco sviluppato dal servizio forestale del Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e implementato dall’IBE-CNR per l’adeguamento alle condizioni microclimatiche locali italiane; il calcolo è effettuato in funzione delle dimensioni delle piante e delle condizioni ambientali.
Galleria
Creazione dell'Oxygen Area
Caratteristiche tecniche di piante e arbusti
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ACER PLATANOIDES “Krimson king”
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PISTACIA LENTISCUS
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LOROPETALUM CHINENSIS
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MALUS EVERESTE
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ACER PALMATUM
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CRATEGUS MONOGYNA
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LIRIODENDRON TULIPIFERA
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TAXUS BACCATA
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LIQUIDAMBAR STYRACIFLUA
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MIRTUS COMMUNIS
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CERCIS SILIQUASTRUM
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PHILLYRE ANGUSTIFOLIA
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CARPINUS BETULUS
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PINUS SYLVESTRIS
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QUERCUS CERRIS
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PHOTINIA RED ROBIN
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TILIA CORDATA
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ROSMARINO OFFICINALIS